Il Merengue è un ballo importato dagli schiavi africani, costretti dagli spagnoli a lavorare nei campi di piantagioni della canna da zucchero. Questi portavano delle catene alle caviglie ed erano costretti a muoversi a piccoli passettini, diciamo pure quasi sul posto. Si racconta però che il passo “quasi trascinato” del merengue, ha visto la sua alba in un episodio di ribellione di uno schiavo contro gli Spagnoli, schiavo che successivamente, a seguito di questa ribellione, riportò una ferita ad una gamba. Benchè claudicante però, egli non volle desistere dal ballare, durante la festa indetta in suo onore. Il ballo ovviamente gli comportò un trascinamento della gamba ferita. Gli astanti imitarono il suo passo ed ecco nascere il merengue.
Se riguardiamo nel merengue il passo base ci accorgiamo che è davvero uno dei più eseguibili per estrema facilità, immediatezza e semplicità. Ci si muove a piccoli passettini sul ritmo binario, cioè il tempo di marcia: uno-due, uno-due… trasferendo il peso del corpo ritmicamente ora su un piede ora sull’altro.
Questo movimento delle gambe e dei piedi resta costante e uguale per l’intera durata del ballo sia nell’uomo che nella donna. Col tempo e con un’acquisizione di abilità si potranno aggiungere ai passetti multidirezionali “marciati” giri, contro-giri, arrotolamenti, volteggiamenti, casquè. Vediamo per ora solo i passi base.
Indipendente dalla spiegazione che fornisce la voce fuori campo nel video, ti accorgerai da sola che e l’uno e l’altro ballerino (sono speculari nei passi) hanno un cadenza ritmica che ti riporta al “camminare” secondo il tempo di marcia militare: uno-due, uno-due. Atteniamoci nella spiegazione ad un solo ballerino. Ammettiamo che tu sia il ballerino.
Se vuoi marciare verso sinistra, devi spostare di poco lateralmente il piede sinistro e accostare il destro, lasciando leggermente divaricate le gambe, ripeti per otto volte sempre procedendo verso sinistra. Poi cambia il lato e iniziando col piede destro dirigiti lateralmente verso destra, facendo i soliti otto passettini.
Quindi farai una variazione di marcia, dirigendoti in avanti col piede sinistro, il destro lo segue poco dopo (8 passetti)..la stessa cosa si fa quando devi andare indietro, iniziando però col piede destro. Ricorda sempre il ritmo uno-due, uno-due marciato. Abbiamo già evidenziato che nel merengue i movimenti dei piedi e del corpo restano sempre gli stessi, varia solo la direzione.
Allora ecco intervenire una figura corporea, che dà a questo ballo un’aria più frivola, più animata, più allegra e meno monotona. E’ in effetti una figura di movimento e spostamento del corpo “in giro”. Mentre il maschio marcia “da fermo” con le gambe leggermente divaricate, la donna ripetendo il solito uno-due, uno-due si sposta facendo un giro su se stessa, verso destra.
Mentre effettua il giro, passa sotto l’arco formatosi, unendo in alto la punta della sua mano destra con la sinistra del ballerino. Terminato il giro, sempre muovendosi a tempo di marcia pausata, in coppia si effettua un giro completo e, tornati al punto base di partenza, nuovamente si ripropone la figura della donna che gira sotto l’arco, come dinanzi detto.
Poi con passo più lungo del solito, sia la donna che l’uomo faranno dei giri con continui spostamenti e cambi di posto. Ma queste ed altre figure a seguire, appartengono già ad un’evoluzione aggiuntiva del merengue che prevede, innanzitempo, che siano state acquisiti, con ottima padronanza, quei passi e quelle figure di base, che ho finora enunciati.