La gerbera è una pianta da fiore molto comune e originaria dell’Africa meridionale. I fiori, molto abbondanti e colorati, assomigliano molto a quelli delle margherite e hanno una particolarità: si aprono col sole e poi col buio si chiudono. Ecco come coltivarle al meglio.
La gerbera è una pianta che teme il freddo, per cui è può essere considerata come pianta da appartamento.
Esponila in un luogo molto luminoso e in cui la temperatura non scenda sotto 7 gradi.
Per quanto riguarda l’acqua, va innaffiata solo quando il terreno è secco, per evitare che le sue radici marciscano.
Fiorisce da maggio a settembre ma, se vuoi una fioritura invernale, interrompi le innaffiature a maggio, così che la pianta abbia il suo periodo di riposo in estate, a settembre, poi, riprendi a bagnare e concimare in modo abbondante, per stimolarla a riprendere la fioritura.
Il terreno, poi, deve essere ben drenato.
La moltiplicazione della gerbera può avvenire in vari modi: per seme, per talea, da effettuare in primavera sui rametti dell’anno precedente che non hanno dato fiori, oppure per cespi.
In estate devi fare attenzione che il terreno non sia troppo secco; la concimazione deve invece essere effettuata solo in primavera.