Quando intendi praticare una lavorazione del terreno, devi tener presente che agisci su un complesso ecosistema di cui è importante conoscere degli elementi. In questa guida ti spiego come iniziare al meglio la preparazione di un terreno per crearci sopra un orto.
Per prima cosa devi sapere che due sono gli strati del suolo di tuo interesse, lo strato attivo, il più superficiale, dal quale le radici traggono il nutrimento per la pianta e lo strato inerte, momentaneamente inutilizzato ma che può essere riportato in superficie all’occorrenza per sostituire lo strato attivo troppo sfruttato. Solo il primo è quello che vanghi, annaffi, concimi e diserbi abitualmente.
Se l’appezzamento di terra che destini ad orto è incolto, occorrerà innanzitutto che tu lo ripulisca dalle pietre e dagli arbusti che lo popolano. Gli arbusti li puoi bruciare e le loro ceneri ricche di potassio e fosforo usarle per fertilizzare il terreno. Poi rivolgerai le cure al suolo che ospiterà l’orto e qui ti sarà d’utilità la vanga. Quando intendi lavorare il terreno per la prima volta devi scendere in profondità, per rimuovere ed eliminare le piante infestanti che altrimenti rispunterebbero alla prima occasione. Le loro parti verdi le potrai interrare come concime.
Trattandosi di un terreno messo a coltura per la prima volta e destinato a ricevere ortaggi, sarà bene che tu incorpori anche del letame maturo. L’interramento del letame favorirà lo sviluppo della flora batterica e di tutti quei processi che hanno il fine di formare l’humus indispensabile alle piante.