Gli acquerelli sono in tavolette o in tubetti. Di solito, specialmente se si è principianti, è sufficiente procurarsi una dozzina di colori base: rossi (cadmio e cremisi d’alizarina), gialli (ocra e cadmio), blu (di Prussia, oltremare e ceruleo), marroni (terra di Siena naturale, terra di Siena bruciata, terra d’ombra bruciata, terra d’ombra naturale) e grigio.
Occorrono anche pennelli, carta. una tavola per disegno e una tavolozza per mischiare i colori. Acquistare quattro pennelli: uno piatto per le velature e tre rotondi (piccolo, medio e grande). I pennelli migliori sono quelli di martora, cari ma resistenti. Se un pennello comincia a perdere peli, martellare leggermente la ghiera di metallo per rinsaldarne la presa.
Esistono diversi formati di carta per acquerello con tre finiture — ruvida, pressata a caldo (liscia) e non pressata: quest’ultima è quella più usata. Il peso, indicato dal numero di grammi per metro quadro o per risma (500 fogli), varia da 85 g per risma (la più sottile) a 850 g per risma (la più spessa). Tutti i materiali e gli attrezzi descritti sopra si acquistano nei negozi di belle arti.
Indice
Preparazione della carta
La carta che pesa meno di 300 g per risma dev’essere tirata prima di dipingerla, per evitare che si increspi. Immergere il foglio in acqua fredda e pulita per 15 minuti circa, o comunque finché si è impregnato. Sollevarlo per i due angoli, farlo sgocciolare, poi stenderlo sulla tavola da disegno. Passare una spugna pulita per togliere l’acqua rimasta, spianando anche le grinze man mano che si procede.
Bagnare una larga striscia di carta gommata e incollare uno dei lati lunghi del foglio alla tavola. Allo stesso modo incollare il lato opposto, poi i due lati corti. Premere la carta gommata verso l’esterno in modo che il foglio si appiattisca bene e lasciar asciugare prima di cominciare a dipingere.
Composizione di un quadro
Cominciare con uno schizzo leggero del soggetto, usando una matita morbida. Cercare di posizionare le linee principali — per esempio, la faccia in un ritratto o l’orizzonte in un paesaggio — pressappoco a un terzo dall’alto o dal basso del foglio, non nel centro. Allo stesso modo, collocare gli elementi verticali — un albero in primo piano, per esempio — a circa un terzo dell’altezza del foglio, non proprio ai margini o nel centro.
I pittori chiamano questo suggerimento la “regola dei terzi”: il risultato è più gradevole di quello di un dipinto dimezzato in senso orizzontale o verticale.
Pittura di un paesaggio
Con un pennello bagnato trasferire il colore sulla tavolozza. Diluirlo con acqua in diverse quantità per ottenere diversi toni dello stesso colore, o mischiare più colori insieme all’acqua per ottenere tinte diverse. Sciacquare il pennello in acqua pulita prima di trasferire ciascun colore nuovo.
Cominciare a dipingere dallo sfondo verso il primo piano, applicando prima i toni più chiari. Lasciar asciugare ciascun colore prima di applicarne un altro, altrimenti le tinte si confondono. È sempre possibile applicare i colori più scuri sopra quelli più chiari.
Perciò, per esempio, si può dipingere un albero scuro sopra un cielo chiaro. Ma non si può dipingere un colore chiaro sopra uno scuro, perché quello scuro risulterebbe visibile in trasparenza. Quindi, se si vuole dipingere una rasa chiara, per esempio, davanti a colline scure e lontane, lasciare in bianco la zona della casa quando si dipingono le colline.
Con il pennello piatto dipingere il cielo con una velatura di colore celeste (una larga zona di colore sparso in modo uniforme). Prima inumidire la zona con acqua per essere certi che il colore si sparga in modo regolare (questa è una velatura a nube). Togliere il colore qua e là, tamponando con uno straccio, prima che si asciughi, per rappresentare le zone di nuvole. Schizzare il paesaggio distante con una sfumatura, lasciando i vuoti per gli elementi che appariranno in primo piano. Dipingere le parti più chiare del primo piano poi aggiungere gradualmente i particolari più scuri. Si può usare un pennello semiasciutto con movimenti non uniformi per ottenere un effetto di ruvidità tipo corteccia d’albero. Per ottenere riflessi di luce — un raggio di sole sulla cima di un ramo, per esempio — raschiare leggermente il colore in piccole zone usando una lametta.
Quando il quadro è finito, lasciarlo asciugare.