Andiamo a scoprire un nuovo tipo di talpa ratto, in poche parole un roditore del tutto privo di peli. Risulta essere certamente un animale strano sia per morfologia che per comportamento, ma è un animale molto caro agli scienziati della University of Illinois, che stanno conducendo da tempo studi approfonditi sul suo tessuto cerebrale, capace di resistere all’ipossia, alla privazione cioè di ossigeno nel sangue.
Per conoscerli cominciamo con le misure del loro corpo. Possono avere una lunghezza pari a 8-10 cm e pesare sui 30-35 g. Le regine sono più grandi e possono pesare più di 50 g, anche 80 g. Hanno una vista molto scarsa, sono quasi cieche come tutte le talpe in genere, benché i loro occhi presentino strette fessure.
Hanno due grossi denti sporgenti, come i trichechi, che servono loro per scavare lunghe gallerie e che fanno anche da sigillo alla bocca, a cui sono anteposti per evitare che, durante lo scavo, il terreno possa occludere loro la bocca. Hanno gambe sottili e corte, la pelle rugosa è di colore rosa-giallastro. Hanno una struttura sociale simile a quella delle api e delle termiti.
Devono ubbidire alla loro regina, che è l’unica ratto talpa femmina di razza e che ha una vita abbastanza lunga (tra i 13 e i 18 anni). Le talpe operaie hanno l’obbligo di scavare le tane per tutto il clan che vi deve abitare. Si nutrono di radici e tuberi e quant’altro di simile sia nel sottosuolo, ma in tempo di magra non disdegnano certamente lombrichi e lumache.