Inspire HR è la nuova smartband di Fitbit, lanciata sul mercato ad un prezzo davvero allettante: 99.99€. Con questo fitness tracker l’azienda va a sostituire non solo Alta HR, ma anche Flex 2.
Oltre che il nuovo cardiofrequenzimetro PurePulse, Fitbit Inspire HR presenta anche un display più grande (rispetto ad Alta HR) e la certificazione di resistenza all’acqua fino a 5 ATM (50 metri).
Ma saranno cambiamenti così consistenti da rendere questa nuova smartband un acquisto consigliato? Scopriamolo nella recensione completa.
Questo nuovo Inspire HR riprende le dimensioni del Fitbit Alta HR, presentando un design rivisitato. Sia il cinturino che il display sono meno spigolosi, con curvature accentuate che danno un certo tocco di eleganza, rendendolo all’altezza anche di un contesto di utilizzo più formale.
Per quanto riguarda i materiali utilizzati, la cassa è in plastica, solida e di buona qualità, così come il cinturino, il quale ha l’unico difetto di sporcarsi facilmente. E sempre parlando del nuovo cinturino in silicone, ora è più elastico e morbido rispetto a quello visto sui precedenti tracker dell’azienda. Inoltre, è impermeabile fino a 50 metri.
Il pannello OLED è nitido e luminoso, ben visibile anche all’aperto. Rispetto all’Alta HR che va a rimpiazzare, la zona effettiva del display è più grande, anche se è un vero dispiacere vedere così tanto spazio inutilizzato.
In definitiva, ho trovato questo tracker compatto, comodo da indossare anche mentre si dorme, minimale e poco appariscente, ideale per ogni contesto. All’acquisto è disponibile in varie colorazioni: nero, lilla e bianco.
In dotazione troviamo il caricatore proprietario (purtroppo) per la ricarica proprietario e il cinturino di ricambio, ideale per chi ha un polso più grande (si possono acquistare a parte diversi cinturini).
La navigazione tra i vari menu è piuttosto semplice: con uno swipe verso il basso è possibile interagire con gli allenamenti, la modalità relax, il timer, le sveglie e le impostazioni. Con uno swipe verso l’alto invece è possibile consultare gli obiettivi raggiunti (passi e km percorsi, calorie consumate, peso e acqua) e la frequenza cardiaca. L’unico tasto fisico permette di tornare indietro fra i vari menu e di mettere in pausa o terminare l’attività sportiva.
Come su tutti i fitness tracker, anche in questo Fitbit Inspire HR c’è l’accelerometro per il conteggio dei passi, che ho trovato discretamente preciso anche se in media tende a sovrastimare di un buon 10% – 20% rispetto al mio Polar M430.
Parlando sempre dei sensori integrati, manca l’altimetro e il GPS, anche se è possibile sfruttare quello dello smartphone connettendolo con il bracciale, il che non è un must, considerando che le stime offerte dall’Inspire HR non sono affatto imprecise, ma adeguate perlomeno per noi amatori.
A differenza della versione standard dell’Inspire, la variante HR permette di avviare il monitoraggio delle attività disponibili direttamente dal polso, ma c’è anche il riconoscimento automatico delle attività, che sono
Camminata
Pesi
Corsa
Tapis roulant
Bici
Nuoto
Esercizio a intervalli
Esercizio
Ellittica
Trekking
Golf
Step
Tennis
Spinning
Yoga
Bootcamp
Allenamento a circuito
Kickboxing
Arti marziali
Pilates
Tra le varie modalità, mi è piaciuta molto la funzionalità Relax, già vista su altri Fitbit. Si tratta di un protocollo di respirazione guidata dalla durata di appena 2 o 5 minuti, ottimo per affrontare i momenti più stressanti della giornata.
Come accennato nel primo paragrafo di questa recensione, Inspire HR integra il nuovo cardiofrequenzimetro PurePulse, il quale garantisce una lettura dei battiti cardiaci 24 ore su 24. Per quanto riguarda la sua precisione, a riposo o durante attività fisiche ad intensità costante, come la corsa e la camminata, ho riscontrato delle misurazioni coerenti e affidabili. Al contrario, come su tutti i tracker in commercio con lettori ottici, nelle attività ad intensità alta intensità, come l’HIIT, ho trovato delle misurazioni spesso sballate, con punti morti e battiti medi sottostimati.
A chiudere il discorso attività fisica c’è il monitoraggio del sonno, funzionalità nella quale Fitbit da sempre domina il mercato per precisione e completezza lato software. L’ottimizzazione dell’algoritmo è ben visibile, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento delle fasi del sonno, il momento preciso in cui ci si addormenta, ci si sveglia o quando ci si alza di notte.
Software
Se sei già un utente Fitbit, passare a Inspire HR è un gioco da ragazzi, tutto quello che devi fare è sincronizzare il nuovo dispositivo, ma lo stesso discorso vale anche per i nuovi utenti.
Tramite l’applicazione ufficiale, oltre che consultare i grafici relativi agli allenamenti e ai vari giorni, è possibile monitorare il sonno, il battito cardiaco del singolo giorno così come quello medio dell’ultima settimana/mese/3 mesi/anno, così come il tuo livello di fitness.
Inoltre si può modificare il quadrante dell’orologio, si possono selezionare i 6 allenamenti da avviare direttamente dal bracciale, si può impostare la sveglia e le notifiche di chiamate, SMS, eventi in calendario, Gmail e di tutte le app presenti sullo smartphone.
Insomma, la solita app Fitbit completa e facile da consultare.
Fitbit dichiara 5 giorni di autonomia, e posso confermare che si tratta di un valore reale, con tutte le varie funzionalità attive (sveglia, notifiche, battiti cardiaci, sport). Per ricaricarla ci vogliono invece circa 2 ore.
Verdetto
Ottimi materiali, massima comodità, nessuna particolare criticità in termini di funzionalità e autonomia di 5 giorni sono senza dubbio i motivi che mi portano a consigliare l’acquisto di questo Fitbit Inspire HR. Esistono altre valide alternative in questa fascia di prezzo? Forse solo il Garmin Vivosport per chi vuole un orologio fitness con GPS integrato, mentre se si vuole qualcosa in più l’unico consiglio è aumentare il budget e acquistare il Charge 3.