Come Realizzare un’Aiuola Erbacea

Le aiuole erbacee possono essere costituite da piante annuali (lobelia, nemesia) oppure biennali (violacciocca, dianthus), di breve durata oppure perenni (DALIE, BEGONIE); persino da arbusti: ma l’elemento che le accomuna è il modo di coltivarle. Queste piante vengono disposte nelle aiuole solamente per il periodo di massima fioritura; prima di allora devono essere coltivate altrove in vasi o in vivaio, mentre dopo la fioritura vengono generalmente rimosse dalle aiuole per lasciare spazio alle specie che fioriscono più tardi.

Le piante annuali o biennali, a questo punto, vanno buttate nel cumulo della composta, mentre le specie perenni e gli arbusti possono essere invasati per l’inverno e riposti in serra o in un capannone, per essere ripiantati all’aperto quando la temperatura lo consentirà. Piantando in successione piante erbacee con fioriture che si susseguono nel tempo, si può mantenere il giardino ricco di colori dalla primavera fino ai primi freddi autunnali.

Si possono ottenere aiuole fiorite partendo dal seme: se si ha spazio, si posso no seminare direttamente a dimora, in un periodo compreso tra marzo e maggio, alcune specie annuali rustiche, come il fiordaliso, il delphinium, il papavero e alcune violacciocche, tutte a fioritura estiva. Piante meno rustiche, come la bocca di leone, la lobelia e la salvia, possono essere seminate in serra o in cassone freddo in marzo e trapiantate successivamente all’aperto in maggio; esse fioriscono tra luglio e ottobre.

Per praticità, molta gente preferisce acquistare le piante già cresciute dal vivaista: questo metodo può sembrare pii costoso rispetto alla coltivazione dal seme, ma non è sempre vero se si considera il costo del fertilizzante e dell’eventuale riscaldamento della serra. Si possono comprare piantine confezionate in strisce (che ne contengono generalmente da 3 a 8) oppure in scatole (che ne contengono fino a 48).

Uno spettacolo mensile

Primule e tuberose piantate in autunno possono fiorire già in mano; in aprile le accompagnano l’aubrietia, la violacciocca, la viola del pensiero e la viola, quando anche il non-ti-scordar-di-me comincia a sfoggiare il suo intenso colore azzurro. Maggio e giugno portano il fiore del finocchio, dell’iberis e della lunaria.
Durante questi mesi le piante fiorite in primavera possono essere rimpiazzate o integrate da quelle a fioritura estiva. Violacciocca, godetia, delphinium, fiordaliso e alyssum fioriscono da giugno in poi; petunie, zinnie, dalie, calendule, mesembriantemi e fucsie da luglio fino a ottobre se il clima è mite. Alcune varietà di crisantemo da vaso resistono ai freddi leggeri che eliminano altre specie, regalandoci un ulteriore tocco di colore autunnale.

Acquisto e messa a dimora

Calcolare bene prima dell’acquisto le proprie esigenze, in modo da non doversi ritrovare con piantine in eccesso. Scegliere piantine ben sviluppate e con una struttura a cespuglio, evitando quelle allungate ed esili; rifiutare quelle che presentano fogliame ingiallito.

Collocare le piantine nell’aiuola il più presto possibile; qualora si debba aspettare prima di piantarle, è bene mantenerle ben innaffiate in luogo aperto, protetto e luminoso. È meglio fare la piantagione in giornate a cielo grigio oppure nel tardo pomeriggio, cosi che le piante non abbiano a soffrire al sole di mezzogiorno; separare le piantine, staccandole delicatamente con le dita, e deporle nel terreno in modo che esso sia a livello, o poco più alto, della base dello stelo principale. Innaffiare abbondantemente subito dopo la piantagione e bagnare nel tardo pomeriggio delle giornate calde e asciutte.

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