Esistono tecniche artistiche che, inconsapevolmente, usiamo sin da piccoli perché ci appaiono spontanee e divertenti. Poi cresciamo e le releghiamo, dimenticandole, nella zona dei giochi dell’infanzia.
Un giorno, a scuola, veniamo introdotti a un concetto artistico e sentiamo una parola che non comprendiamo ma che, non appena vediamo tradotta materialmente nell’opera di genio di un artista, riconduciamo alla nostra infanzia.
Frottage è una di queste parole. Deriva dal francese e significa sfregamento, ma in realtà la tecnica vera e propria ha origini antichissime che nulla hanno in comune con l’Impero di Napoleone. Conosciuta dai greci in epoca classica e praticata nell’antica Cina, la tecnica sfrutta il principio dello sfregamento di materiali teneri su una supporto adagiato sopra a una superficie a rilievo. Una volta usata per replicare bassorilievi e creare notevoli chiaroscuri su pergamene e carta di riso, la tecnica conobbe millenni di oblio, fino a quando uno dei fondatori del surrealismo, Max Ernst, ebbe l’intuizione di avvalersene.
Dapprima definendola grattage e infine frottage, Ernst inaugurò un ciclo pittorico avvalendosi della tecnica e impiegandola per raffigurare surrealisticamente la foresta; le tavole poi furono fatte confluire in un’opera maggiore, la Histoire Naturelle. Lo studio di Ernst non si fermò qui: dopo aver riscoperto il frottage tradizionale, ne realizzò uno avanzato sfruttando la spatolatura ed il raschiamento delle tele pittoriche.
Senza aver bisogno di replicare i virtuosismi di Ernst, la tecnica del frottage è facile da portare a termine e può essere proposta con successo a bambini ed alunni di elementari, medie e superiori.
Le modalità di impiego sono molteplici, per esempio, si può tracciare su un foglio di carta normale il contorno della figura da disegnare e, in fase di colorazione, porre il foglio su una superficie a rilievo (le venature di legno di un tavolo, un puzzle, una moneta. per replicarne la texture. La stessa colorazione può avvenire con diversi materiali: carboncino o matite tutta mina per ottenere un chiaroscuro, pastelli a cera o matite per avere differenti effetti cromatici in base al colore prescelto ed alla pressione esercitata.
In alternativa, è possibile impiegare la texture ottenuta tramite frottage come vero e proprio fulcro del disegno. Si ottengono delle forme base astratte attraverso lo sfregamento di carboncino, matite tutta mina, pastelli o colori a cera su una superficie a rilievo e si utilizzano le forme abbozzate per dare vita a ciò che suggerisce la fantasia.